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"La cura del corpo": a Bologna un seminario sul ruolo sociale della femminilità

"La cura del corpo" e le donne nello sport. Apre domani a Bologna un seminario della Uisp promosso dal Coordinamento Donne e Lega Le Ginnastiche Uisp per riflettere sul ruolo sociale della femminilità partendo dal dialogo mente/corpo.

Due giorni per discutere di donne e sport. Due giorni per sondare il mondo delle emozioni e delle sensazioni vissute dal corpo in movimento, con particolare attenzione all'universo femminile e alle differenze di genere. È questo l'invito che la Uisp -Unione Italiana Sport Per tutti -rivolge a tutti con il seminario "La cura del corpo- Riflessioni sull'intreccio fra corpo, movimento, emozioni: oltre l'analfabetismo emotivo", in programma a Bologna il 13 e 14 novembre.

La manifestazione - che si svolgerà a partire dalle 14 del sabato presso l'hotel Carlton di via Montebello 8 e dalle 9 alle 13 della domenica presso la Fondazione Gramsci in via Galliera 26 - sarà arricchita dalle interviste video alla campionessa olimpica di canoa Josefa Idem, alla giornalista Rai Ivana Vaccari e a Lorella Zanardo, autrice del documentario "Il corpo delle donne".

Tali contributi critici andranno ad alimentare il dibattito attorno alla "Carta dei diritti delle donne nello sport", documento prodotto nel 1985 dalle donne della Uisp e riconosciuto nel 1987 con una risoluzione del parlamento europeo che oggi l'Unione Italiana Sport Per tutti intende riprendere ed aggiornare al fine di produrre una nuova "Carta europea delle donne nello sport".

La manifestazione, promossa dal Coordinamento Donne e dalla Lega Le Ginnastiche Uisp, vedrà anche la presenza, tra gli altri, di Gertrud Pfister dell'Università di Copenaghen, studiosa delle statistiche europee sulla presenza delle donne nello sport, che presenterà delle analisi sul rapporto tra donne e leadership nelle sedi politiche e amministrative dello sport a livello internazionale.

"La cura del corpo - spiega Rita Scalambra, presidente della Lega Le Ginnastiche Uisp- rappresenta un argomento centrale nella società odierna, tra le donne giovani e meno giovani, nei media come nella vita di tutti i giorni e rispetto al quale si riscontra spesso un approccio mercantesco. Noi vogliamo invece lavorare sul corpo prendendone coscienza ed estrapolandone le emozioni, con l'idea di rivalutare la conversazione col corpo, il suo 'utilizzo' e il collegamento con lamente e le emozioni. Questi ragionamenti ci hanno portato ad ampliare la riflessione fino al lavoro sulla carta delle donne nello sport".